Presentazione del libro “Lenkijos pilietiniu karu istorija = Historia delle guerre civili in Polonia”” di Michele Bianchi (Alberto Vimina)

Venerdì 7 giugno Presentazione del libro Lenkijos pilietiniu karu istorija / Michele Bianchi (Alberto Vimina) ; [traduzione lituana del libro  Historia delle guerre ciuili di Polonia diuisa in cinque libri progressi dell’armi moscouite contro Polacchi. Relatione della Moscouia, e Suetia, e loro gouerni di don Alberto Vimina bellunese a cura di Birute Zindziute-Michelini ; i commenti in lingua lituana sono stati approntati da Guido Michelini e Vacys Vaivada ; traduzione italiana a cura di Guido Michelini]. – Klaipeda : Klaipedos universiteto leidykla, 2012. – 783 p. : ill. ; 31 cm. ((La ristampa anastatica dell’ed.: Venezia : appresso Gio. Pietro Pinelli, 1671, si basa sull’esemplare della Biblioteca civica di Belluno

Programma:

Saluti delle Amministrazioni comunali di Belluno e Pieve d’Alpago (BL)

Interventi di:

Guido Michelini prof. ordinario di Linguistica presso l’Università degli Studi di Parma

Birutė Žindžiūtė-Michelini docente di Lingua lituana presso l’Università degli Studi di Parma

In collaborazione con l’Università e il Centro di Baltistica di Klaipéda (Lituania), l’Università degli Studi di Parma e il Comune di Pieve d’Alpago.

Belluno – Sala Eliseo Dal Pont “Bianchi” – viale Fantuzzi 11 – h. 18.00

Ingresso libero e aperto alla partecipazione di tutti.

L’iniziativa sarà ripetuta il giorno 8 giugno a Pieve d’Alpago (BL) presso la Sala “Placido Fabris” alle h. 18.00.

N.B.: La precente presentazione, originariamente programmata per il 25 e 26 marzo, era stata annullata per gravi e improvvisi motivi familiari del relatore.

Ma chi è Alberto Vimina e quali i contenuti del suo libro? Il vero nome è Michele Bianchi, nato a Belluno nel 1603 da Francesco Bianchi e Diamante Fiorelli, divenuto sacerdote nel 1638 fu cappellano di Bolzano bellunese fino al 1645. Un fatto tanto grave quanto misterioso lo costrinse a lasciare la terra dove nacque e a trasferirsi a Roma, Napoli e infine in Polonia. Fu allora che la Repubblica Veneta, tramite il nunzio papale a Varsavia Monsignor Torres, assegnò a don Michele Bianchi, ormai noto con lo pseudonimo di Alberto Vimina, l’incarico diplomatico di convincere i Cosacchi in Ucraina a combattere i Turchi. Rientrato a Belluno ricevette nel 1652, per aver assolto l’incarico richiesto, l’arcipretura di Pieve d’Alpago, ma partì presto nuovamente per una nuova missione per la Repubblica a Stoccolma, presso la corte di Cristina di Svezia e successivamente in Russia dove stava iniziando la guerra contro la Polonia. Tornato nel 1655 in Alpago don Michele si dedicò nuovamente alla parrocchia. Venne convocato ancora due volte, seppur anziano, a Venezia per partecipare ancora alle trattative con gli ambasciatori russi inviati dallo zar. Morì a Pieve d’Alpago l’11 gennaio 1667, mentre stava ultimando le sue memorie, che furono pubblicate postume a Venezia nel 1671 col titolo Historia delle guerre civili in Polonia. L’autore non si limitò a raccontare le vicende delle guerre polacche contro i Cosacchi avvenute tra il 1648 e il 1652, ma allargò le sue osservazioni al complesso scacchiere dell’Europa orientale e del mare del Nord. Dimostrò non solo di conoscere molto bene gli aspetti diplomatici della questione, ma anche di avere attinto alle fonti storiche locali, di conoscere approfonditamente la geografia, la lingua, gli usi, le abitudini, i costumi dei popoli implicati nei fatti presi in considerazione. La sua figura soprattutto di diplomatico viene ampiamente rivalutata da questo nuovo libro che traccia un profilo biografico del personaggio, ma soprattutto il ruolo determinante nelle strategie diplomatiche nell’Est europeo dell’epoca. La scoperta del libro di Vimina è risultata fondamentale per il recupero delle fonti della storia della nuova Repubblica di Lituania, che attraverso le descrizioni dello scrittore bellunese ha valorizzato lo spirito di indipendenza, la civiltà e la cultura dei lituani.

 

 

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