Fondo Vittorio Varale

Vittorio Varale (1891-1973), giornalista sportivo, dispose per testamento che tutto l’archivio personale comprendente corrispondenza, giornali, riviste, fotografie e libri, fosse destinato e trasportato, dopo la sua morte, dalla propria casa di Bordighera alla sezione del Club Alpino Italiano di Belluno. Al Cai di Belluno si era infatti particolarmente legato nei suoi ultimi anni, stringendo amicizie importanti e dimostrando particolare stima all’allora presidente Piero Rossi. Il sodalizio bellunese, impossibilitato a gestire la notevole mole del lascito, decise di affidarlo al Comune di Belluno che, con deliberazione del 7 maggio 1976, ne prese carico disponendo per il deposito presso la Biblioteca Civica a cui ne affidò la gestione.

L’archivio, raccolto in undici scatoloni (comprendente:libri, periodici, estratti di periodici, fotografie, lettere, cartoline, telegrammi, appunti e taccuini manoscritti, oggetti e documenti personali), fu sistemato nel deposito librario e solo nel 1994 se ne avviò la ricognizione.

Dopo un primo sommario esame venne intrapresa l’identificazione della corrispondenza per mittente/destinatario e la classificazione in ordine cronologico: il primo documento data 5 agosto 1907 e l’ultimo 6 novembre 1973, con una nota manoscritta dello stesso Varale successiva di due giorni, per un totale di 5490 fra lettere, cartoline e telegrammi. Contemporaneamente si provvide all’inserimento informatico in un archivio denominato “Corrispondenza Varale”.

Al momento è in corso la catalogazione delle riviste e del materiale fotografico, mentre risulta ultimata la catalogazione dei libri, consultabili anche nel Servizio Bibliotecario Nazionale.