Gruppo di lettura sul libro “Abbassa il cielo e scendi” di Giorgio Boatti


La Biblioteca civica di Belluno  organizza un altro gruppo di lettura di tre incontri  per discutere sui temi del libro Abbassa il cielo e scendi di Giorgio Boatti, condotto da Sonia Fagherazzi,  nelle seguenti giornate: 

Venerdì 12, 19 e 26 maggio 2023  ore 15.00-16.00

Con la partecipazione dell’Autore il giorno 26 maggio.

presso la sala conferenze al 2° piano di Palazzo Bembo (piazzetta G. B. Pellegrini)

La partecipazione è libera, aperta a tutti, su prenotazione  e l‘acquisto del libro è a carico dei partecipanti.

Per info e prenotazioni a partire dal 4 aprile:  
Biblioteca Civica di Belluno tel. 0437-948093 e-mail: biblioteca@comune.belluno.it 

Il libro:

Il paese di Bruno è speciale: in quel mucchietto di case sprofondate tra campi e fossi, i bambini cercano di camminare sulle acque e le vecchie signore muoiono e dopo tre giorni risorgono – e non importa se solo per morire di nuovo. Bruno, però, dal suo piccolo borgo se ne va presto: mira alla santità, lui, e decide di studiare in seminario. Purtroppo, la follia ha un tocco veloce, e voci che muovendosi non fanno rumore: e così nessuno se ne accorge quando a centinaia bussano ed entrano nella testa di Bruno. Per lui e per tutti quelli come lui la malattia mentale dura per sempre – nel suo caso, mezzo secolo.

Mezzo secolo di vecchi manicomi e psichiatrie riformate dai venti basagliani; centri di igiene mentale e abissali solitudini domestiche; tregue e improvvisi precipizi. Ma anche mezzo secolo d’Italia, perché Bruno è figlio del suo tempo, e il suo tempo è quello densissimo del Secolo Breve: e così insieme alla storia di Bruno corre anche la Storia di questo nostro Paese, dal tramonto del mondo contadino al boom delle città operaie, dal terrorismo agli anni da bere, e poi l’età delle famiglie che si disfano e il “ritorno al privato”, Internet, il lavoro precario.

A raccontarci l’una e l’altra è chi, fratello di Bruno, nonostante il legame che li unisce, a lungo cerca di stargli lontano, col cuore e con la testa. Tutta la narrazione è però pervasa da una brezza che non cala mai, e conduce chi scrive e chi legge verso orizzonti di ricomposizione dopo lo sgomento che smarrisce e perde. Finché, caduto ogni confine tra vite normali e vite che sembrano non esserlo, tutto si accetta, tutto si comprende.

Perché fratelli non si nasce, si diventa.

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