Prende avvio, dopo l’acquisto collettivo dell’incunabolo di Urbano Bolzanio del 1497 Institutiones Graecae Grammaticae, l’attività di valorizzazione di questo importante bene culturale, con un importante intervento scientifico sull’opera e il clima culturale nel quale è stato prodotto nella Venezia del XV secolo.
L’attività editoriale di Aldo Manuzio si connotò sin dal principio per l’inedita attenzione ai classici greci. Prestando parole immaginarie a un reale protagonista di quella straordinaria stagione di editiones principes e di interesse linguistico e culturale per la letteratura greca, si tenterà da un lato di tratteggiare brevemente i modi e le forme della coscienza culturale di Aldo nel varare e perseguire un progetto così innovativo, dall’altro di indagare le dinamiche filologiche che innervarono tale iniziativa: l’acquisizione dei manoscritti, la costituzione dei testi, il ruolo dei collaboratori. In questa dinamica, la presenza e l’attività a Venezia di Urbano Bolzanio costituiscono un importante punto di confronto: insegnante di prim’ordine, e destinatario di componimenti prestigiosi, Bolzanio si distingue soprattutto per le sue Institutiones graecae grammaticae, la cui editio princeps, pubblicata da Aldo e oggi appena acquisita dalla Biblioteca di Belluno, verrà discussa anche nel confronto con la seconda e non meno fortunata edizione del 1512, uscita per Giovanni Tacuino: il protagonista della nostra prosopopea saprà guidarci in questo dedalo di storie, negli anni cruciali del nostro umanesimo. Nell’occasione saranno esposti i due esemplari delle grammatiche del 1497 e del 1512.