Michael Noble e Dino Buzzati tra arte e follia

L’Associazione Antenna Anziani e la Biblioteca civica di Belluno con la collaborazione della Cineteca di Bologna, presentano venerdì 13 maggio alle ore 10.00 presso la sala Giovanni Paolo I del Seminario Gregoriano in via S. Pietro 19 di Belluno:
“Michael Noble e Dino Buzzati tra arte e follia”. Conferenza a cura di Giovanni Grazioli. Con la proiezione del documentario del 1961 “La ripetizione”: commento di Dino Buzzati letto da Arnoldo Foà, realizzato da Giorgio Ponti, prodotto da Corona cinematografica in collaborazione con la Mostra per la Sanità, sotto il patrocinio della Lega italiana di igiene e profilassi mentale.
Iniziativa in occasione del 50° anniversario della morte dello scrittore bellunese Dino Buzzati (Belluno 16 ottobre 1906 – Milano 28 gennaio 1972).
Un nuovo evento culturale di carattere storico-artistico-scientifico sempre sul tema della salute mentale. L’esposizione, corredata da immagini, sarà completata dalla proiezione per la prima volta in pubblico, grazie al restauro della Cineteca di Bologna, del documentario del 1961 “La ripetizione”. La pellicola riprende l’esposizione delle opere degli internati dei laboratori di arte terapia dei manicomi di Verona e di Imola della fine degli anni ’50, commentate da Buzzati.

Ma perché Buzzati si occupò dei dipinti di questi particolari artisti e di scrivere la sceneggiatura di questo documentario? Nel primo dopoguerra arrivò a Milano l’artista scozzese Michale Noble (1919-1993), allora in veste di agente segreto e ufficiale del governo alleato, con l’incarico di riorganizzare i sistemi di informazione del nord Italia. Conobbe Dino Buzzati a cui chiese di unirsi come giornalista nella redazione de Il Corriere Lombardo, quotidiano che aveva sostituito il Corriere della sera, chiuso dopo il 25 aprile 1945 dal Comitato di Liberazione Nazionale, per aver supportato il fascismo e la repubblica di Salò. Successivamente, nel 1957, in seguito a uno dei primi esperimenti di arte terapia avviato su iniziativa di Noble nel Manicomio provinciale di Verona, i due si rincontrarono in occasione dell’esposizione, in una galleria della città scaligera, dei lavori di pittura realizzati dai malati di mente realizzati in questo innovativo laboratorio.
Buzzati curò l’introduzione del catalogo della mostra “Sono veri artisti” e fu folgorato dai soggetti rappresentati in quelle opere d’arte. Tanto da riprendere poi alcuni temi con assiduità in molti dei suoi dipinti. Vari collegamenti con l’attualità, l’arte e la psichiatria, saranno oggetto della conferenza, che intende offrire un punto di vista e un taglio poco noto dello scrittore e pittore bellunese.

Nelle fotografie: Michael Noble, Dino Buzzati e un dipinto di Buzzati

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