La Peste impestata di Beniamino Dal Fabbro

Pubblicata nel mese di marzo 2024 per il tipi di Babbomorto editore di Imola di Antonio Castronuovo con la Biblioteca civica di Belluno, la XV plaquette della collana di opere di Beniamino Dal Fabbro dal titolo “La Peste impestata. I documenti sulla traduzione de La Peste di Camus” a cura di Letizia Carbutto.

Vi è ricostruita la controversia editoriale tra Beniamino Dal Fabbro autore della traduzione dal francese della nota opera di Albert Camus del 1947, pubblicata in italiano nel 1948, e l’editore Valentino Bompiani. Traduzione che fu dallo stesso editore ripetutamente pubblicata fino al 2017. Negli anni ’60 la traduzione subisce diverse revisioni, non autorizzate da Dal Fabbro ma richieste dall’editore ad opera di un anonimo correttore. La nuova versione il libro viene venduta sempre a nome di Dal Fabbro avendo operato, secondo l’intendimento dell’editore, delle modifiche marginali al testo. Dopo qualche anno Dal Fabbro si accorge del fatto e si lamenta scrivendo a Bompiani tutte le modifiche riscontrate, evidenziando l’incompetenza del revisore e quindi chiedendo di rifiutare il rinnovo dei diritti d’autore della traduzione. La ricercatrice Letizia Carbutto analizza criticamente e pubblica le lettere con l’avvocato e l’editore e gli appunti inediti della controversia molto interessanti e pungenti, conservati nel fondo dell’autore nella Biblioteca civica di Belluno, ricostruendo la singolare vicenda. Quest’ultima si concluse due anni dopo con il risultato da parte di Dal Fabbro di rimettere in commercio una nuova versione del testo da lui stesso corretta e aggiornata, aver ottenuto un risarcimento del danno d’autore subito e un nuovo compenso per i successivi diritti d’autore. E’ comunque anche questa l’occasione per lo scrittore bellunese di rivendicare la visibilità e l’autorialità della figura del traduttore.

La foto in copertina è un autoritratto dipinto da Dal Fabbro

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